venerdì 26 settembre 2008

Come in tutte le favole; e vissero tutti.....!! ?? ???


Di sicuro non sarò nè politico nè sindacalista e neppure banchiere, vorrei solo cercare di dire la mia su di una situazione che di fatto rappresenta la nostra Italia in questo preciso momento storico, e cioè una barca di numeri in campo come atleti sportivi: schieramenti, strategie e quant'altro produca numeri. Insomma un gran parlare di questa lunga favola italiana chiamata Alitalia con dentro maghi, folletti, dragoni principi e principesse in attesa di un lieto fine. Ho imparato ad ascoltare prima di parlare e mi sono fatto l'idea che a parte il groviglio politico che ci sta in mezzo, effettivamente non si riesce a capire le problematiche sociali che nè derivano. La televisione si sà, tende ad esaltare il caso umano del problema che di fronte ad un politico poco serve, mi rendo conto che da un giorno all'altro in strada se ne vanno a spasso decine e decine di lavoratori per mala gestione e prese di posizione drastiche, tutto per il bene dei numeri e dei conti che dopo qualche tempo non tornano mai.. Non sono neppure un economista per dare il mio parere tecnico ma a quanto ho ascoltato anche questo caso come anche la scuola, la sanità e tutto il resto è destinato negli anni a subire danni per il bene dei numeri. Io ho sempre imamginato che la figura dello Stato potesse servire al bene della collettività, per la sua crescita sociale e culturale tramite i servizi primari destinati alla comunità. Non sò come finirà la storia Dell'Alitalia o tutte le storie aperte fino ad adesso ma sò solo che: Si chiudono ospedali, si perdono i trasporti, si chiudono le scuole, non si mandano in pensione chi ha lavorato per 3o anni circa, non si investe sulle nostre menti e le esportiamo all'estero; ma di fatto, tutta questa gente ha studiato e lavorato fino ad adesso con l'orgoglio di servire o di potere servire con diligenza lo Stato ma che invece adesso rischia o è ben consapevole di avere sprecato tempo e formazione professionale per arrangiarsi a fare altro con il dubbio di un futuro. Le favole sono belle ma non illudiamoci del lieto fine, perchè i tempi sono cambiati ed a rimetterci pare proprio che ci stiamo tutti.
Concludo con un pò di satira che lascia giusto il tempo di smorzare sia l'animo che la mente.!







giovedì 11 settembre 2008

Quel sole di un giorno...anzi..."DEL GIORNO"..!


E' vero, come per molti anche per me sarà per sempre "Il giorno" , quello che sul calendario avrà sempre lo sfondo nero ed il numero rosso, che non segnarà una festa è ovvio.... Qui in Italia era il primo pomeriggio (le 15.00 per la precisione), ero pronto per uscire ed accompagnare la mia fidanzata a studiare da una collega universitaria, faceva caldo il sole era alto e spendente come sempre, un sole di settembre normale fino ad allora. Il resto è divenuto storia, è inutile raccontarlo, ma restano le immagini le paure e le scene che hanno superato i migliori film d'azione amiricani.... spesso mi trovo a pensare cosa ci sia stato in quelle luoghi, oppure penso a chi ha aspettato la morte rannicchiato in un angolo buio e fumoso, forse aspettando una fine che neppure lui poteva immaginare. Una lista lunghissima di persone che come ogni mattina portava avanti una famiglia, un'ideale ed in fine una nazione. Forse tutto questo ha un senso per chi lo ha pensato e reso vivo, avere un giorno "paletto" per tutti coloro che vivranno questo mondo nel tempo. Un paletto che delimiterà per chissà quanto tempo nuove discriminazioni, odii e rancori ma anche "paletto testimone" per tutti noi che pur vivendo dall'altra parte del mondo, porteremo per sempre il peso di chi ha avuto la sfortuna di essere presente al passaggio a miglior vita di migliaia di persone. Il resto è noia, pura e genuina noia che ci si porta dietro e si coltiva da oramai sette anni; il mostro da trovare e da rinchiudere, le verità nascoste degne di professionisti del giallo e perizie tecniche del come sia stato possibile...cose inutili adesso. C'è un video, che ho visto qualche tempo fa che in pochi frammenti descrive bene quel tragico momento, lo fa in un modo strano, a prima vista incomprensibile anche perchè non ti dice a cosa si riferisce ma alla fine capisci tutto, ho provato a cercarlo in internet ma non ci sono riuscito quindi lo racconterò come posso e spero che renda allo stesso modo l'idea: "Il video inizia monstrando un normalissimo apprtamento, l'immagine si muove fino ad arrivare dentro una camera da letto, piano piano si vede un tizio che dorme in penombra ma l'immagine continua a spostarsi inquadrando i particolari della stanza finchè non si sofferma su di una piantina di margherita posta su di un tipico davanzale americano con finestra che si apre in su e sullo sfondo le scale anti incendio di ferro come quelle che si vedono nei telefilm. Questa margherita è mezza rinsecchita, le foglie in giù e di un colore pallido. L'immagine poi si allarga finchè non si vede il tizio che dorme, ad un certo punto accade qualcosa, del vento muove la piantina ed un forte raggio di sole entra velocemente, si vede questa luce illuminare il muro in secondo piano dall'alto verso il basso finchè illumina in modo forte, sia il tizio che dorme che la piantina. Questa come per magia illuminata si riprende e si trasforma, diventa bellissima; contemporaneamente il tizio si sveglia dalla troppa luce che gli illumina il viso, di scatto vede la piantina e stupefatto sorride allo strano ma bell'evento, ma di colpo gira la testa verso la finestra ed il viso cambia con un aspetto di terrore e spavento. Il video finisce con il tizio che scoppia a piangere ed in primo piano la piantina illuminata e rigogliosa". Vi posso assicurare che vederlo forse da impressioni diverse che leggerlo come lo scrivo io, ma rispecchia bene il paradosso di quella assurda giornata, la luce che simbolicamente dava la vita in realtà in quel momento stava rappresentando la morte che avanzava inesorabilmente.... Dopo sette anni sogno ancora aerei impazziti ed i miei ricordi sono un video chiaro e preciso di quel pomeriggio trascorso tra i colleghi d'ufficio a sintonizzare una vecchia tv al meglio per capire quello che "ha saperlo.!" avrei evitato..!! Il mio oggi è un ricordo sincero senza risvolti nè politici nè di altri tipi, forse in quelle migliaia di persone c'era anche un nostro lontano parente figlio di emigrati, ma in qualunque caso come tutte le storie di ordinaria follia commesse dagli uomini contro gli uomini c'è bisogno di dare la propria parte per evitare che succedano altre inutili, assurde, pazze sciagure. C'è un finale particolare per questo post, nell'istante che in america si compiva la tragedia, in Italia era tutto pronto per il concerto che Sting dopo mesi di preparazione doveva fare quella stessa sera; il concerto dopo riflessioni con lo staff e con i musicisti si fece lo stesso, di seguito inserisco il brano che ha voluto dedicare alle vittime ancora sconosciute, si vede bene la difficoltà d'animo di questo primo pezzo....che comunque rimane visibile per tutto il concerto. Con un peso in più, la vita ha continuato ad andare avanti.
11/09/2001 - 11/09/2008



http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080312123903AAs6VII